Con il minimo sforzo, fedele al principio economico del tornaconto, l’Heraclea ha battuto per una rete a zero la Paganese espugnando il “Marcello Torre” nella seconda giornata di campionato. La squadra ospite ha sfruttato una punizione dal limite, in posizione favorevolissima, per castigare oltre il dovuto una Paganese che ancora deve fare i conti con se stessa ma che, in tutti i casi, visto l’andamento complessivo della partita, sarebbe potuta arrivare al risultato di parità; forse risultato più giusto.
Azioni travolgenti ed entusiasmanti non ce ne sono state tante, per la verità, da una parte dall’altra, e gli azzurrostellati non sono stati particolarmente fortunati quando un tiro scoccato da Costanzo, dopo buoni venti minuti di gioco, ha terminato la sua corsa incocciando la traversa sulla sinistra del portiere foggiano, chiaramente sorpreso e battuto.
Bisogna anche dire però che la squadra ospite ha giocato una gara ordinata, mostrando grande senso geometrico, e che in definitiva ha raccolto i tre punti che probabilmente voleva alla vigilia. La Paganese, dal canto suo, non ha deluso le aspettative della vigilia. Ha iniziato mostrando trame di gioco di buona levatura ma solo raramente si è affacciata pericolosamente in zona gol. Ci sarà sicuramente da lavorare molto nei giorni a venire per confermare quello che di buono la squadra aveva mostrato nella gara di esordio a Nardò. Le potenzialità ci sono, ma bisognerà anche esprimerle nel modo migliore.
Passiamo alla valutazione dei singoli, come da consuetudine.
Allenatore Novelli – Ha confermato in blocco la formazione schierata a Nardò sette giorni fa. E su questo non ci piove; lo avrebbero fatto tutti quelli che masticano calcio. Purtroppo non tutto è filato liscio come l’olio e spesso la squadra ha accusato una certa difficoltà soprattutto nell’impostazione del gioco. Qualcosa dovrà essere rivisto probabilmente nella zona centrale del campo. Ma le alternative non mancano, per fortuna.
Gallo – Para senza affanni tutto quello che c’è da parare. Apparso anche sicuro del fatto suo sui palloni che gravitano nella sua zona. Niente da fare (?) sulla punizione che in definitiva sancisce la sconfitta della sua squadra.
Di Biagio – Ha avuto buon occhio Bocchetti quando ha proposto il suo nome per la composizione della difesa. Il ragazzo si fa trovare sempre pronto sulla fascia destra dello schieramento e riesce anche a proporsi in avanti quando è necessario. Con lui ci sono tutti i margini che autorizzano a essere fiduciosi sul suo rendimento in campionato.
De Nova – Domina la sua area di rigore dall’alto di una grande esperienza e duttilità tattica che conferma la bontà della scelta fatta in campagna acquisti. Si avvia a diventare un vero punto di forza della squadra.
Isufi – Il ragazzo ha buoni numeri e forma con De Nova una coppia centrale difensiva di tutto rispetto. Migliorerà sempre di più perché ha tutte le potenzialità per affermarsi come merita.
Piga – Conferma tutto quello che di buono aveva fatto vedere a Nardò. Un acquisto veramente con i controfiocchi. È difensore di fascia sinistra eclettico e buono per tutta la difesa. Appare deciso e propositivo anche quando si sgancia in avanti. Lascia il campo in seguito a un infortunio che speriamo non porti conseguenze per le prossime gare.
(dal 56’ Giordano) – Entra con il piglio di un veterano e non demerita.
Labriola – Non è proprio in giornata di grazia perché non riesce a legare con i compagni deputati a salvaguardare il reparto di centrocampo. La squadra soffre più del dovuto la mancanza di idee. Arretra la sua posizione dopo l’uscita dal campo di Pierce e le cose vanno un tantino meglio in fase di impostazione del gioco.
(dall’88’ Gallo) – Troppo poco in campo per una valutazione.
Pierce – Anche lui incappa in una giornata poco felice e il centrocampo non riesce a suggerire azioni degne di nota. È giocatore di posizione, è vero; ma soffre troppo le accelerazioni degli avversari che imperversano nella sua zona e non riesce a rilanciare il gioco quanto è in possesso di palla.
(dal 66’ El Haddadi) – Entra al posto di Pierce e si sistema sulla destra ma non incide molto nell’economia del gioco.
Mancino – Non si smentisce mai e fa vedere subito di che pasta è fatto quando è in possesso di palla. Gioca palloni deliziosi denotando un palleggio di prima qualità. È di certo pedina insostituibile dalla trequarti in avanti. Ancora una volta tra i migliori.
Lombardi – Ha ottimi numeri tecnici e dimostra di poter dare molto alla squadra in termini di certezze. Riesce più di una volta a mettere in crisi l’apparato difensivo avversario con dialoghi di buona scuola. Ma stavolta è poco efficace in zona gol.
(dal 70’ Arganaraz) – Entra sul finale di gara ma non riesce a dare una svolta alla gara.
Odianose – È encomiabile per il suo impegno che lo vede pronto in ogni fase della gara anche in fase di contenimento. Ma non sempre riesce a intendersi con i compagni quando dovrebbe passare alla fase realizzativa. Il calciatore c’è ed è encomiabile, ma si vede poco sotto rete. E la cosa non è di poco conto.
Costanzo – Conferma di poter interpretare un ruolo di primo piano nel tridente offensivo proposto da Novelli. Ha velocità, estro e inventiva, doti tipiche di un’ala vecchio stampo. Non è per niente fortunato quando con un’iniziativa personale incoccia la traversa a portiere avversario battuto. La sua prova è considerarsi buona a tutti in livelli.
(dal 76’ De Feo) – Troppo poco in campo per una valutazione.
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