Ancora una sconfitta per gli azzurrostellati. In terra pugliese, la differenza tra Andria e Paganese l’ha fatta un gol di rapina tipico delle squadre che hanno in organico gente che vede la porta e a cui non puoi mai dare spazio per esprimere le proprie capacità sotto rete.
Ebbene, mentre l’Andria ha da spendere le proprie potenzialità offensive potendo contare su uno spietato cecchino delle aree di rigore (nella fattispecie un certo Marquez più di una volta, guarda caso, accostato alla Paganese in fase di campagna acquisti), gli azzurrostellati hanno solo ruminato un buon calcio nella seconda parte della gara senza mai impensierire seriamente il portiere andriese.
Ironia della sorte, il gol che ha deciso la partita è arrivato proprio nel momento migliore degli uomini in maglia azzurrostellata; i ragazzi di Novelli si erano ben sistemati dal centrocampo in avanti e sembravano poter controllare la partita dopo aver subito nella prima parte della gara un predominio territoriale da parte dei pugliesi. La differenza è proprio tutta qui perché le squadre, in un certo qual senso, si sono equivalse e un risultato di parità finale non avrebbe di certo fare gridare allo scandalo.
Andiamo, come di consueto, alle prestazioni dei singoli, allenatore compreso.
Allenatore Novelli – Ha cambiato poco o niente rispetto alla formazione di domenica scorsa dovendo rinunciare a Piga, infortunato. Ha fatto debuttare Figueras al centro della difesa e la mossa è risultata felice perché la retroguardia ha fatto tutto per intero il suo dovere. Dovrà però pensare a dare maggiore penetratività all’attacco.
Gallo – È sembrato attento e reattivo in ogni fase della partita. Stavolta non gli si può addebitare alcunché in occasione del gol subìto, frutto innanzitutto di una prodezza personale.
Di Biagio – Difende bene a destra dello schieramento a quattro e si fa anche vedere in avanti quando le condizioni tattiche glielo consentono. Dimostra buone qualità e si intravedono margini ancora di miglioramento.
Isufi – È un ragazzo dalle buone potenzialità e gioca già con autorevolezza anche nelle fasi più delicate della partita. Gioca di fioretto ma anche di sciabola a seconda delle circostanze. Il suo rendimento è costante.
Figueras – Si sistema al centro dello schieramento a quattro e gioca con scioltezza, come uno che conosce a menadito i compagni di reparto. Un buon debutto.
De Nova – Viene schierato insolitamente sulla sinistra dove dimostra di poter giostrare a occhi chiusi anche in fase di impostazione del gioco. Il suo ottimo rendimento non è mai in discussione, segno che il suo ingaggio era stato ben soppesato.
Labriola – È impressione generale che non sia ancora al top del rendimento perché non riesce a trovare il passo giusto a centrocampo e la sua frenesia agonistica mal si sposa con i tiri a rete e passaggi poco precisi.
Pierce – Ha un buon passo a centrocampo e si fa notare per i piedi buoni che adopera per dialogare con i compagni che gravitano nella sua zona. Potrà fare molto di più quando riuscirà a convivere tatticamente con le varie anime della squadra.
Mancino – Incappa in una delle sue rare giornate nere e non riesce mai a emergere come sa dalla trequarti in avanti. La squadra soffre in fase di impostazione di gioco ed anche le sue giocate non hanno il crisma dell’irresistibilità.
Lombardi – Gioca a corrente alternata e soffre molto la guardia stretta cui viene sottoposto fin dal primo minuto di gioco sulla sua fascia di competenza. Cerca anche di trovare spazio al centro ma non ha molta fortuna.
(dal 71’ El Haddadi) – Troppo poco in campo per una corretta valutazione.
Odianose – Di sicuro non è il classico centravanti di sfondamento, ma è encomiabile per il suo modo di attaccare gli spazi e per quello che riesce a dare alla squadra in termini di impegno in tutte le zone del campo.
(dal 78’ Arganaraz) – Entra e sfiora con sinistro chirurgico il gol del pareggio proprio mentre l’arbitro si accascia a terra per un crampo. Il pallone, però fa letteralmente la barba al palo alla sinistra del portiere pugliese.
Costanzo – Aveva entusiasmato in occasione della prima gara in casa contro l’Heraclea, ma ad Andria non si è ripetuto, apparendo tra l’altro molto nervoso. Ha buoni numeri e li farà vedere sicuramente nelle prossime gare.
(foto Andria calcio)
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