Il gol, nel calcio, è quello che fa la differenza. Lo ha segnato l’Heraclea in una delle poche occasioni che le sono capitate e ha vinto; la Paganese, invece di segnare il gol, ha colpito una traversa clamorosa che ancora grida vendetta e ha dovuto soccombere proprio per la dura legge del gol.
Si fosse trattato di un incontro di boxe, non concluso da un ko, probabilmente si sarebbe andati a un risultato di parità, cosiddetto “ai punti”. Ma il calcio è sport diverso, inutile invadere altri settori, e inutile piangere sul latte versato. La vittoria è andata alla squadra che il gol, anche se solo soletto, lo ha messo a segno meritatamente grazie a una perla di sinistro di Van Ransbeeck che ha annichilito il povero Gallo proprio sul palo a lui più vicino.
Non è bastato ricorrere al “coccodrillo”, rappresentato da Lombardi disteso per terra per evitare un tiro diretto rasoterra, giacché si conosceva già l’abilità del calciatore avversario nel calciare punizioni dal limite. Il pallone, ben calciato di sinistro, si è infilato proprio nell’angolino del povero Gallo.
Sulla prestazione offerta dai calciatori azzurrostellati e sul loro rendimento ho già detto tutto quello che sentivo di esprimere con il solito pagellone di fine gara. Devo aggiungere però un commento complessivo sull’andamento della gara. Ebbene – potrebbe sembrare un paradosso, dovendo commentare una sconfitta in casa – devo dire che la squadra azzurrostellata, nel suo complesso, non mi è per niente dispiaciuta.
L’allenatore Novelli avrà colto importanti segnali in vista di un campionato che si preannuncia niente affatto agevole per le ambizioni di alta classifica cui l’intero staff societario sembrerebbe mirare. I margini di miglioramento ci sono tutti perché gli atleti finora impiegati hanno lasciato buone impressioni. Saranno probabilmente i prossimi incontri a dare una dimensione più attuale dello stato di forma e delle ambizioni che la squadra si prefigge di raggiungere. Di certo si è visto che i giovani individuati certosinamente dal direttore Bocchetti sono degni della massima considerazione, prova ne sia il fatto che Di Biagio e Isufi hanno superato l’esame di ammissione con buona sufficienza e costituiscono, da under, i capisaldi di una difesa che fa riferimento a De Nova, vero pilastro della retroguardia e autorevole capitano della squadra. In questi campionati per emergere bisogna cogliere nel giusto con gli under da schierare obbligatoriamente in ogni gara. Assai spesso è proprio la qualità dei giovani che fa la differenza; e tutto lascia pensare che quest’anno si sia pescato bene nel variegato mercato giovanile.
Sappiamo anche che alcune malcelate scuole di pensiero avrebbero voluto un atleta esperto tra i pali, ma l’idea della società si è incrociata favorevolmente con quella di Novelli e quindi bisognerà dare fiducia al giovane Gallo che fino a questo momento si è ben comportato; pure se qualche dubbio resta sul piazzamento in occasione del gol incassato domenica su punizione. In questi casi, si sa, contano sia la bravura dell’esecutore del tiro (in questo caso uno specialista di tiri da limite), sia la bravura e l’intuizione del portiere che di solito dirige le operazioni di piazzamento della barriera. Con l’Heraclea è andata come è andata, inutile rivedere e rimestare nel torbido; meglio allora plaudire all’esecutore del tiro invece di colpevolizzare una presunta ingenuità nel piazzamento del portiere.
Concludo ribadendo che la Paganese ha mostrato di poter migliorare il suo rendimento partita dopo partita. Inoltre, ci sarà tutto il tempo per guardarsi intorno e di intuire come, se e quando, inserire anche un centrocampista come Langella per assicurare alla squadra una guida sicura nella zona centrale del campo. Questo con buona pace di Pierce e Labriola, che attualmente detengono le chiavi del centrocampo azzurrostellato e che stanno facendo tutto per intero il loro dovere.
Adesso bisogna guardare subito avanti. L’attenzione è già rivolta ad Andria per l’anticipo di venerdì sera.
(foto Asd Heraclea calcio)
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